Il progetto si pone come obbiettivo prioritario il recupero estetico e architettonico di Piazza san Cristoforo, che si presenta come uno spazio molto frazionato e privo di una reale identità d’uso.
Si prevede di eliminare il frazionamento presente che comporta un luogo disordinato e poco fruibile, costituito da spazi di risulta poco significativi.
Il progetto mira alla costituzione di un nuovo spazio urbano di aggregazione immaginandone la completa pedonalizzazione: la chiesa bizantina, viene dotata di un proprio ambito spaziale, una specie di sagrato. Si integra così nella piazza, e vi partecipa, diventandone l’emergenza architettonica attorno alla quale si sviluppa lo spazio sociale. La vista dell’intorno, viene riportata al ruolo di panorama, reimpostando la piazza a una quota adeguata all’affaccio. La nuova piazza è costituita da ambiti lineari, caratterizzata da forme essenziali, facilmente leggibili e interpretabili funzionalmente.
I dislivelli sono ridistribuiti creando tre zone:
- la zona più propriamente di pertinenza della chiesa, il Sagrato, pavimentata in pietra;
- la zona di accesso, il percorso, la “passeggiata panoramica”, anch’essa pavimentata in pietra;
- la zona più propriamente destinata allo stazionamento e all’aggregazione, pavimentata in legno.
Gruppo di Lavoro
Beatrice Pierallini, Giovanna Imbimbo, Davide Virdis
Collaboratori
Maria Grazia Marras