Affrontando il progetto per la trasformazione di Palazzo Ina è stato considerato protagonista l’inserimento contestuale, studiato come spazio urbano in rapporto con i cittadini, con un occhio di riguardo alla valutazione delle relazioni storico culturali dei luoghi. Queste considerazioni non implicano un impedimento all’innovazione, non si traducono in artificiose riproposizioni, ma anzi mirano a costituire lo stimolo consapevole per un nuovo percorso creativo, per progettare e proporre un testimone del proprio tempo. E’ stata quindi studiata un’architettura la cui contemporaneità si integrasse, ma che fosse dotata di una propria identità a livello estetico formale, che costituisse una presenza partecipe. Una contemporaneità che si esprimesse attraverso il linguaggio architettonico e che proponesse soluzioni innovative atte a rispondere alle esigenze di contenimento energetico, ecosostenibilità e rispetto dell’ambiente. Una costruzione smaterializzata costituita da involucri trasparenti: la pelle più esterna in vetro a lamelle frangisole costituisce più che una parete una trama mutevole e impalpabile. Cromaticamente sono stati proposti colori che appartenessero alla città, definiscono la proposta per il nuovo Hotel: il tono della pietra, l’azzurro del cielo, colori neutri. Lo svuotamento della parte centrale dell’edificio è elemento portante del progetto. La parte più interna, viene immaginata completamente scavata, un grande vuoto che attraversa la hall per tutta la altezza. E’ un canale di luce e di aria che permette una sorta di giardino interno all’edificio con una parete verde verticale che trasforma la hall “un’oasi”. Le piante penetrano ai vari livelli, sono un elemento vitale, rassicurante, una conferma di tranquillità, di ecosostenibilità, di accoglienza. La nuova funzione, una struttura ricettiva a 5 stelle, richiede un aspetto estetico formale caratterizzato, riconoscibile, elegante.
Gruppo di Lavoro
Leonardo Maria Proli, Beatrice Pierallini, Giovanna Imbimbo, Massimo Arduini, Vincenzo Chiricotto, Massimo Brocato, Davide Maimone