Pur essendo dal punto di vista strategico, un’area
urbanistica di alto valore, l’area oggetto del piano di Riassetto Urbanistico
denominata “Centro Studi Centro Sportivo”, manca di un’unione tra le parti che
ne possa potenziare l’efficienza sociale ed urbana. L’impossibilità di
commistione funzionale ed interazione fra le due aree tematiche proporziona uno
spazio urbano disomogeneo e disgregato.
Si riscontra l’assenza di relazioni dirette tra le
funzioni adibite agli studi e allacultura (Provveditorato,Conservatorio,Le scuole,La struttura Teatrale) e
tra le Aree dedicate allo Sport,(L’impianto Natatorio, Il palazzetto dello
sport,Il Casaleno ed il suo intorno piu’ prossimo).
La domanda sorge spontanea?
Cosa vuol dire quindi progettare un teatro nella città
di Frosinone e sopratutto in quest’area potenzialmente così importante? La
soluzioneprogettuale che si propone per
La struttura teatrale tenta di ricucire il rapporto tra l’area di intervento,il
suo intorno e la città, tramite una serie di scelte progettuali che diano
origine ad un complesso architettonico innovativo avente come scopo il
raggiungimento di una serie di obiettivi che nel complesso riorganizzino e
riqualifichino un tassello così importante del tessuto cittadino. Un anello di
congiunzione che regoli i rapporti tra le parti e sia il principio di un
riassetto urbanistico dell’area in armonia ed equilibrio con il Paesaggio,
l’edificato ed i suoi utenti.
La scelta e’ optare per una struttura polifunzionale.
Non solo un teatro ma un complesso culturale attivo nell’arco della giornata e
dell’anno in modo da poter garantirne un uso costante e differenziato. Una casa
pubblica per i cittadini.
Per questo motivo crediamo sia opportuno dirigere la
progettazione in modo da avere fasce funzionali diversificate tra loro ma nello
stesso tempo in stretta relazione. Un piccolo esempio di come potrebbe
funzionare l’intero intervento urbanistico.
Considerato il grande valore del paesaggio ciociaro
legato alla storia e alla sua peculiare cultura e considerata la particolare
vicenda dell’antropizzazione del Territorio,quello del Comune di Frosinone, che
ha dato luogo a vaste aree urbane spontanee in una commistione di varie destinazioni urbanistiche,
ci e’ sembrato uno spunto interessante mantenere i caratteri del luogo ,agendo
con un intervento “gentile” e rispettoso ,mimetizzando le emergenze
architettoniche in una fusione paesaggistica. Le tre fasce funzionali
principali si convertono in rampe percorribili e in spazi pubblici trattati a
verde.
La prima fascia costituita dall’ingresso principale,
ospita ,disposte nei vari livelli, la libreria,una sala lettura,un grande
spazio per la musica ed un negozio attrezzato e la caffetteria aperta
all’esterno.
Nella seconda fascia, si trovano le funzioni di
servizio al pubblico e, separatamente, l’accesso per gli artisti e gli spazi a
loro adibiti. Questa fascia funziona come spazio di relazione fra le parti unendo
tutta la struttura alla terza parte, la sala teatrale vera e propria con il suo
grande Foyer attrezzato.
All’esterno come all’interno I tre grandi corpi si
differenziano funzionalmente e nello stesso tempo si legano all’intorno. La
schiena della sala teatrale ospita La cavea aperta verso il Complesso Del
Casaleno, disegnando un doppio teatro (aperto e chiuso), moltiplicando lo
spazio e la visione. La torre scenica oltre a funzionare come tale diventa
nella nostra visione un gran perno verticale, attorno al quale si organizzano
le funzioni tecniche, di amministrazione e che ci conduce fino al Ristorante,
raggiungibile indipendentemente dall’esterno; un grande occhio che apre la
vista sulla città ed i suoi i monti.
Lo spazio pubblico che naturalmente ne risulta
rafforza, integra e valorizza la relazione tra le parti e tra il complesso
teatrale e le alte funzioni dell’intera area urbana.