Il nuovo allestimento è stato realizzato a seguito del concorso promosso nel 2013 dall'Urban Center di Bologna. Durante l'anno trascorso dall'esito del concorso all'inaugurazione il lavoro è stato ampliato attraverso un processo di scambio di idee e di esigenze tra tutti i soggetti coinvolti a partire dall'Urban Center, dal comitato di gestione, fino all'assessore all'urbanistica del comune di Bologna.
L'esito dell'operazione è stato tale per cui le linee e le proposte principali scaturite dal progetto di concorso sono state mantenute, rafforzate e integrate con tutte le nuove indicazioni. I grandi lampadari, i tre tunnel ricavati dalle strutture esistenti, l'idea di liberare lo spazio a terra e la smaterializzazione dei contenuti sono stati, dal progetto alla conclusione dei lavori, i punti fermi attorno ai quali si sono sviluppate le integrazioni e le evoluzioni della mostra.
La mostra si è sviluppata ed ampliata a tutto il ballatoio di ingresso danto più agio ai tunnel con l'introduzione alle politiche della città traslando la reception in una posizione più consona e funzionale e dandogli una nuova forma più aperta ed accogliente. In tal modo si è potuta allestire una zona di fruizione introduttiva che ha il suo sviluppo nei successivi tre salotti sovrastati dalle lampade videoproiettate.
Al centro della mostra, come previsto, si trova il grande plastico della città metropolitana che, a differenza del progetto iniziale, è stato sfruttato per comunicare attraverso un mapping proiettato sulla sua superficie, diversi livelli di approfondimento sulle reti , le infrastrutture, i servizi e gli ambiti della città.
Salvo la galleria dei progetti in corso nella città, i contenuti sono stati smaterializzati e riportati sotto forma di video, videografica e schede virtuali sia all'interno della mostra fisica sia all'interno della mostra virtuale sul web o sui dispositivi portatili per i quali è stata creata un'apposita applicazione scaricabile dal sito dell'Urban Center di Bologna