Il nuovo edificio e la piazza antistante, impostati sulla regola del
quadrato e in allineamento al tracciato della via Roma, intendono
costituire espressione di un unico impianto urbano: segno di
demarcazione e insieme connessione di assetti insediativi differenti. Il
principio insediativo del progetto si fonda proprio sulla rilevanza di
questo sistema morfologico e sulla salvaguardia e riproposizione di un
tessuto costruito, complesso e unitario.
L’intrinseco sistema di misure e proporzioni spaziali del sito, con i
suoi coni ottici e prospettici privilegiati, ha permesso di individuare i
tracciati regolatori della sagoma volumetrica e gli allineamenti delle
fronti principali e secondarie nonché di definire il posizionamento
planimetrico generale e la caratteristica linea spezzata verso l’interno
della fronte principale, a indicare, attraverso l’unica trasgressione
all’ortogonalità (pur inserita in una cornice di riferimento) un
paradigmatico senso della accoglienza e di eccezionalità funzionale e
rappresentativa.
Il nuovo edificio si posiziona secondo una necessaria relazione di
prossimità e vicinanza al tessuto storico, con la piazza pedonale
antistante a sottolinearne il collegamento non solo visivo alla Piazza
IV Novembre e zone pedonali limitrofe e con le aree a parcheggio a lato e
sul retro dell’edificio stesso.La pianta dell’edificio, per il piano terra e il piano primo, si
organizza intorno ad un cuore centrale che contiene le aree meeting:
sopra la sala consiliare trovano luogo la sala della giunta (o in
alternativa incontri per 15 – 20 persone), una salottino per incontri
“comodi”, un’altra sala utilizzabile per svolgere training formativo o
comunque attività di incontro per 10 -12 persone. Lungo il perimetro,
sui restanti tre lati trovano via via allocazione gli altri uffici e
spazi di servizio: la logica di permeabilità controllata da parte del
flusso della cittadinanza posiziona gli uffici anagrafici e sociali al
piano terra e vicini all’ingresso, gli uffici tecnici e politici più
lontano e al primo piano.Alla continuità visiva tra interno ed esterno corrisponde quella
spaziale e funzionale: gli uffici deputati non solo al servizio pubblico
ma anche all’accoglienza e al controllo (cioè Protocollo e Polizia
Locale) si trovano proprio sulla soglia di passaggio e addirittura
collegati alla piazza esterna tramite affacci diretti, aperti ma
coperti. Superata la bussola d’ingresso si accede all’atrio-foyer a
doppia altezza e dal quale si può accedere alla sala consiliare, in
collegamento visivo con la piazza antistante e addirittura con quella
della chiesa in una logica di paradigmatica continuità.Questo spazio è pensato come sportello narrante e sempre aperto alla
cittadinanza: la grande vetrata funziona da filtro di comunicazione nei
due sensi e indipendentemente dagli orari canonici di funzionamento del
Municipio può ospitare elementi di comunicazione o esposizioni, oltre da
fungere da foyer di ingresso alla sala consiliare (anche quest’ultima
indipendente, per accessibilità e dotazioni dal resto dell’edificio).Dal secondo piano si affacciano le finestre di altri due uffici di
valore simbolico: l’ufficio tecnico e l’ufficio del Sindaco, collegati
da un ballatoio.
Oltre all’ingresso principale l’edificio possiede due ingressi minori di
servizio: il primo controllato dal’ufficio protocollo, il secondo sul
retro. Si aggiunge poi l’ingresso carrabile. L’edificio non richiede
recinzione aggiuntiva a meno di specifici propositi finalizzati ad un
supplemento di sicurezza.
In copertura, piana, trovano si trova lo spazio per collocare i pannelli
fotovoltaici e per allestire un’area aperta fruibile per esigenze
varie, impreziosita da una pergola con piante rampicanti.
La distribuzione verticale avviene grazie ad un corpo ascensore e a due
corpi scala, dei quali uno aperto, l’altro protetto. Al piano interrato
si può accedere anche attraverso una rampa carrabile ed una scala di
servizio.