PLESSO SCOLASTICO DI PUOS D’ALPAGO
CONCORSO DI PROGETTAZIONE | FINALISTA | 4° POSTO
TIPOLOGIA: EDIFICIO SCOLASTICO
LUOGO: ALPAGO (BL), VIA AL LAGO
PROGRAMMA: FASE 1 m³ 12.160 | FASE 2 m³ 3.236 | FASE 3 m³ 3.997
DESIGN:2019
COMMITTENTE: COMUNE DI ALPAGO
AUTORI: LAD | HYPNOS
ARCHITETTI: FRANCESCO NAPOLITANO (LAD), NICOLA BREMBILLA (HYPNOS), ALESSANDRO BARILE
DESIGN TEAM: SERENA BRUNO GALLO, SILVIA GRONCHI, FRANCESCA DE CARLO
L’idea
Il concorso, bandito a settembre del 2018 dal Comune di Alpago, riguardava la demolizione di un vecchio edificio scolastico, l’edificazione di una nuova scuola media in più fasi costruttive, la sua connessione alla palestra esistente e la riorganizzazione di tutta l’area esterna.
Questo progetto vuole dimostrare che la forma architettonica della scuola, nella sua fase finale, rappresenta una crescita logica e coerente dell’edificio del primo stralcio. Una crescita, non un’aggiunta di pezzi o di padiglioni.
Questo principio generatore trova una somiglianza, concettuale ed estetica (nel senso etimologico del termine), con l'antico gioco del Tangram: il quadrato di partenza rappresenta in astratto il programma del bando, così come i pezzi che lo compongono sono le singole funzioni. Nella logica della “crescita”, il progetto può dirsi completo una volta che sono stati sensatamente aggregati tutti i pezzi.
L’edificio nella fase 1
L'intervento della prima fase, rappresentato in nero nelle piante, è composto da un corpo lineare a due livelli parallelo a via De Gasperi, contenente tutte le funzioni didattiche (le aule, i laboratori, gli spazi per le attività speciali ecc.), e da uno spazio a doppia altezza che piega verso via al Lago e che contiene tutte le funzioni amministrative ed una grande Agorà passante con due accessi: il primo consente di mantenere inalterato l'accesso privilegiato e preesistente da via al Lago, il secondo, su via De Gasperi è strategicamente importantissimo per i percorsi.
All'interno dell’Agorà a doppia altezza è posizionata la scala principale, che è a sua volta composta dalla rampa vera e propria e da una serie di gradoni che la rendono utilizzabile anche come auditorium, come spazio relazionale o per attività integrative. In questo modo l'Agorà diventa uno spazio pubblico in cui convergono i connettivi orizzontali e verticali, su cui si affacciano gli spazi comuni, la biblioteca, le funzioni amministrative e la connessione con le aree didattiche.
L’edificio nella fasi successive
La seconda fase costruttiva consiste nell’allungare il fabbricato verso via al Lago, nell'area un tempo occupata dalla scuola demolita, con un corpo di fabbrica che contiene gli uffici del plesso scolastico, la biblioteca comunale ed un portico di ingresso, rappresentati in arancione nelle piante. Questa strategia consente di raggiungere 3 importantissimi obiettivi:
• Consente in primis di ottenere, al termine dei lavori, un fabbricato unico, contenente tutte le funzioni richieste dal bando, evitando di confinare la biblioteca e gli uffici del plesso in un padiglione distaccato o in un corpo di fabbrica lontano dall'ingresso principale e dalla Agorà.
• In secondo luogo tale aggiunta rende possibile la connessione interna tra l'Agorà e la palestra.
• La costruzione dei nuovi volumi, disposti perpendicolarmente all'asse della palestra, consente di schermare quest'ultima, in modo tale che non si abbia percezione di essa entrando nell'istituto dall'ingresso principale su via al Lago e minimizzando pertanto l’inevitabile differenza tra le architetture del nuovo e del vecchio edificio.
Durante la fase di demolizione della vecchia scuola e durante i lavori di costruzione del secondo stralcio, l'accesso principale all'edificio sarà garantito dall'ingresso su via De Gasperi, la cui importanza strategica è sintetizzata dallo schizzo dell'"agorà passante". Tale schizzo chiarisce anche il significato spaziale dell'agorà, che si configura come l'elemento di connessione tra lo spazio esterno su via al Lago e quello su via De Gasperi, come se fosse una strada o una piazza coperta. Non a caso, già nella fase 1, le sue pareti interne sono trattate come i prospetti esterni.
Una volta terminata la fase 2, è possibile espandere ulteriormente l'edificio, stavolta in corrispondenza del terminale Sud, con l’aggiunta di una sezione composta di tre aule, di altri spazi didattici e della mensa. Anche la costruzione degli spazi relativi alla terza fase è rappresentata in arancione nelle ed emerge dal confronto fra le due assonometrie: le nuove aule vengono realizzate tamponando e chiudendo la terrazza presente sul fronte Sud.
La mensa è un corpo di fabbrica triangolare che si pone come stensione sul fronte Sud. Viene realizzato con struttura portante autonoma ed è collegato ai connettivi orizzontali dello spazio didattico. Il posizionamento della mensa sul fronte Sud consente anche di differenziare l'accessibilità e i parcheggi riservati all'istituto scolastico dallo spazio necessario all'approvvigionamento del locale mensa.
La fase 2 e la fase 3 sono tra loro cronologicamente invertibili, o possono anche essere eseguite contemporaneamente.
Le caratteristiche dell’edificio
Dal punto di vista architettonico la nuova scuola si compone come un edificio lineare con coperture inclinate, sia nella prima fase sia nella configurazione finale. Viene indagato il tema del tetto a falda in un disegno contemporaneo che non indulge a storicismi ma cerca un’integrazione con il contesto di Puos d’Alpago. Riscoprire alcuni caratteri dell’architettura locale vuol essere un tentativo di ristabilire un’identità costruttiva in un territorio troppo a lungo banalizzato da edilizia standard.
I movimenti delle falde e il rivestimento in doghe di legno consentono di raggiungere tre importanti obiettivi:
• Permettono un dialogo con l'architettura del luogo, caratterizzata dall'utilizzo del legno e degli spioventi. Il “Tabià”, fienile e ricovero per animali tipico della provincia bellunese, è il riferimento architettonico più diretto, sia per quanto concerne la forma, sia per quel che riguarda l'iconografia.
• Raccordano i due piani del corpo lineare bi-livello con l'agorà e con il portico;
• Conferiscono all'edificio un tono domestico ed informale, adatto a mettere a proprio agio gli studenti;
Dal punto di vista ambientale è molto importante considerare l'orientamento dell'edificio: il corpo lineare a due livelli, che contiene le aule, è orientato sulla direttrice sud-ovest/nord-est, in questo modo tutte le aule godono della radiazione diretta della luce solare (e dei relativi guadagni termici) durante la mattina; l'agorà è invece orientata sull'asse ovest/est ed è quindi esposta a sud, in modo che possa massimizzare i guadagni termici a metà giornata. Questa strategia consente un grande risparmio energetico e dunque contribuisce ad un minore utilizzo dell’impianto di riscaldamento.
Infine, per quanto concerne l'aspetto tecnologico, la struttura portante dell'edificio è pensata con l'utilizzo dei pannelli portanti in legno del tipo X-Lam.
Le facciate verticali sono dotate di doppio strato di isolamento a cappotto in PET riciclato dello spessore complessivo di cm 20 e sono rivestite con un sistema di dogato verticale a giunto aperto in legno di abete rosso, utilizzando il legno accumulato dalla catastrofe climatica avvenuta di recente in Veneto.
SCHOOL IN ALPAGO
DESIGN COMPETITION | FINALIST | 4TH PLACE
TYPE: EDUCATIONAL
LOCATION: ALPAGO (BL), VIA AL LAGO
PROGRAM: FASE 1 m³ 12.160 | FASE 2 m³ 3.236 | FASE 3 m³ 3.997
DESIGN:2019
CLIENT: COMUNE DI ALPAGO
AUTHORS: LAD | HYPNOS
PARTENERS IN CHARGE: FRANCESCO NAPOLITANO (LAD), NICOLA BREMBILLA (HYPNOS), ALESSANDRO BARILE
DESIGN TEAM: SERENA BRUNO GALLO, SILVIA GRONCHI, FRANCESCA DE CARLO
Concept
The competition was announced in September 2018 by the Municipality of Alpago, and was concerning the demolition of an old school building, the construction of a new middle school in several construction phases, its connection to the existing gymnasium and the entire outdoor area reorganization.
This project aims to demonstrate that the school's architectural shape, in its final phase, represents a logical and coherent growth of the first phase building. A growth, not an addition of pieces or pavilions.
This concept shows a resemblance, conceptual and aesthetic (in the etymological sense of the term), with the Tangram ancient game : the starting square represents the abstract program, as well as the single pieces are the individual functions. The project can be considered complete once all the pieces have been sensibly aggregated.
Phase 1
The building first phase, drawed in black in the plans and sections, is made up of a logitudinal two-level block, parallel to via De Gasperi, hosting all didactic functions (classrooms, workshops, spaces for special activities, etc.), and from a double-height space bending towards Via al Lago and containing all administrative functions and a large "Agora" (square) with two entrances.
The main stair is located inside the double-height Agorà and is made up of the ramp and a series of benches that make it usable as an auditorium or as a relational space. Thus, the Agora becomes a public space in which the horizontal and vertical connectivity converge, on which the common areas overlook (library, administrative functions etc).
Further phases
The second phase extends the building towards via al Lago, in the area that was once hosting the old school. This extension, drawed in orange in plans and sections, contains offices, the municipal library and a portico. This strategy achieves 3 important objectives:
• first of all it allows to obtain, at the end of the works, a single building, hosting all functions.
• determinates an internal connection between the Agora and the old gym.
• The new volume, hides the old gym from the main entrance, minimizing the inevitable difference between the architectures of the new and the old building.
During the demolition of the old school and during the construction of the second section, the main access to the building will be the one from via De Gasperi, whose strategic importance is summarized by the sketch of the "Agora". The sketch clarifies the spatial meaning of the agora, which is configured as a device, connecting the external space on via al Lago and the one on via De Gasperi, as if it were a street or a square. That's why its internal walls are designed like external elevations.
Once phase 2 has been completed, it is possible to further expand the building, this time in correspondence with the South terminal, with three classrooms, educational spaces and the canteen, drawed in orange in plans and sections.
The canteen is a triangular block, built with an independent structure, and connected to the educational spaces.
Phase 2 and Phase 3 are chronologically reversible, or they can also be performed simultaneously.
Architecture and Technology
The new school is a longitudinal building with sloped roofs, both in the first phase and in the final configuration. We investigated the pitched roof theme with a contemporary design that does not indulge in historicism but seeks an integration with the context.
The roof's movement achieves 3 objectives:
• It creates a dialogue with local architecture, defined by the use of wood and sloping roofs. The "Tabià", the typical shelter of the province of Belluno, is the most direct architectural reference, both in terms of form and iconography.
• It joins the two levels of the linear body with the agora and the portico;
• It gives the building a domestic and informal tone.
From the environmental point of view it is very important to consider the orientation of the building: the two-level linear block, containing classrooms, is oriented on the south-west / north-east direction, thus all the rooms enjoy direct radiation of sunlight (and related thermal gains) during the morning; the agora is instead oriented on the west / east axis and is therefore exposed to the south, so that it can maximize the thermal gains in the middle of the day. This strategy allows a great energy saving and therefore contributes to less use of the heating system.
The load-bearing structure of the building uses X-Lam type wooden load-bearing panels.
The vertical facades are equipped with a double layer of 20 cm recycled PET insulation and covered with an vertical slat system in spruce wood, using the wood accumulated by the recent climatic catastrophe in Veneto.