La biblioteca non è racchiusa all’interno di un edificio, ma per
mezzo della strada coperta che la attraversa, il bar, il giardino, la
biblioteca è nella città.
Il nuovo edificio non esprime rappresentatività con la forma della
sua architettura, il suo valore simbolico è nel modo di rapportarsi al
contesto e alla natura.
Alla scala urbana l’architettura è seminascosta dal verde, unica
emergenza i camini di ventilazione, prismi dalle semplici deformazioni,
colorati. La biblioteca è un simbolo di per se stessa: simbolo della
conoscenza, dell’ampiezza di vedute, di fruizione intelligente delle
risorse, una sorta di monumento alla sostenibilità ed alla cultura del
rispetto dell’ambiente, che qui si realizza attraverso la struttura in
legno lamellare, i muri di tamponamento in balle di paglia, lo
sfruttamento di sistemi di ventilazione naturale. Efficiente,
ecosostenibile ed ecocompatibile. Il lettore è al centro dello spazio:
il primo segnale della biblioteca al lettore sarà quella di voler
rappresentare un luogo dove si può leggere e consultare fonti sonore,
videografiche, elettroniche, in modo piacevole, non necessariamente con
approccio tradizionale (sedia tavolo) ma in spazi informali e con sedute
comode, poltrone, divani, chaises longues, all’interno, nella
caffetteria, nella strada, in giardino.