La chiesa l?edificio sacro per eccellenza, il luogo di culto preposto al rito: lo spazio della liturgia. Solitamente definito da un?asse poichsottolinea un percorso, uno spazio per l?incontro, un luogo che indica un cammino simbolico dove si pupercepire il vuoto per il silenzio, per il suono, per il ?non detto.? La chiesa memoria dell?alterit di ciche altrimenti, perciprofezia della trasfigurazione di questo mondo. Simbolismo e rigore contrassegnano i caratteri generali della chiesa. Precisione e ricchezza del disegno in pianta, chiarezza dell?immagine, misura e complessitdella luce sono tutte peculiaritdi questo tipo di edificio.L?impianto della chiesa dei santi Bernardino e Girolamo, parrocchia di Monte Carasso, risale con le prime fondamenta al XIII secolo. Da questo periodo in poi l?edificio subcontinui cambiamenti attraverso innesti e nuove aggregazioni, variando il proprio perimetro nei secoli XV, XVI e XVII. Da quest?ultimo periodo in poi non subaltri cambiamenti se non negli anni ?70 del Novecento dove le diverse parti vennero aggregate in un'unica figura geometrica di perimetro formando un?area principale con entrata a SUD. L?area di entrata a SUD sormontata dallo spazio per il coro, struttura quest?ultima totalmente in legno con decorazioni pittoriche.La navata unica suddivisa in due file di banchi con corridoio centrale e proseguendo verso il centro troviamo a destra lo spazio per la penitenzieria, il confessionali e una scala che porta alla sala della confraternita. Proseguendo sulla sinistra troviamo la cappella con la struttura della Vergine mentre sulla destra simmetrica a questa ne troviamo un?altra di uguale dimensione con la statua di san Bernardino da Siena co-patrono della chiesa.Proseguendo al centro troviamo il presbiterio, spazio centrale della chiesa, sollevato di quattro gradini. Qui trova spazio l?altare principale, l?ambone, e piarretrato il tabernacolo sopra un muro basso che divide questo primo spazio da un secondo a livello inferiore dove specularmente si trova una piccola cappella feriale con altare e ambone, questo spazio a sua volta autonomo perchpresenta un?entrata da nord.Nella parte centrale di collegamento tra le due sale liturgiche (grande e piccola) stata ricavata la sacrestia con un locale ripostiglio. Questo schema molto semplice ma funzionale fortemente assiale e permette un corretto uso della chiesa in tutti i momenti della giornata e nei differenti riti di servizio liturgico. L?intervento degli anni ?70, radicale, non ha tenuto in considerazione le preesistenze decorative che da foto precedenti l?intervento mostrano alcune decorazioni delle paraste con finte venature di marmo come ornamento. Anche i fondali ritmati dalle paraste erano decorate con forti tonalitLa Chiesa era arricchita di dipinti interni del tutto scomparsi che mostravano sull?archivolto che divide il coro dalla navata, dei medaglioni con figure di profeti attribuiti alla scuola milanese del Luini. Inoltre vi era sulla parete Nord della navata principale un dipinto centrale che rappresentava l?ultima cena e ai lati le rappresentazioni della lavanda dei piedi e la partenza di Cristo. Anche nella sala del capitolo erano presenti affreschi dello stesso periodo raffiguranti l?annunciazione, Il Cristo con la croce e San Francesco che riceve le stimmate.Nella facciata sud della chiesa il frontone rappresentato con il Padre Eterno e due angeli, accompagnato in torno da fregi architettonici; mentre nella lunetta ad arco acuto della porta dipinto il Cristo salvatore sostenuto dagli angeli. Inoltre c?era sulla parete nord della navata un dipinto centrale che rappresentava l?ultima cena, con ai lati le raffigurazioni della lavanda dei piedi e la partenza di Cristo.