Il progetto riguarda la ristrutturazione di una piccola casetta collocata su un lotto rettangolare ai piedi della collina che da Trofarello sale verso Pecetto. Si trattava di realizzare un piccolo ampliamento della casa esistente ridisegnandone i prospetti.Il particolare rapporto di collaborazione e fiducia instauratosi con i committenti, due giovani audaci e coraggiosi, ha consentito di ottenere come risultato la radicale trasformazione del vecchio edificio in un nuovo oggetto architettonico ben riconoscibile sia dalla via pubblica che dai giardini delle case circostanti.Il progetto non fa altro che reinterpretare la tipologia della casa unifamiliare su lotto, cercando di stabilire un diverso rapporto tra l’edificio e la strada di accesso, rispetto alla quale la casa si mostra quasi completamente cieca ed introversa; ed il giardino, verso il quale gli spazi interni si aprono attraverso grosse vetrate. Una imponente scalinata in pietra, mette in relazione il giardino con l’abitazione.Quello che inizialmente era il retro della casa diviene in tal modo il fronte.Un tetto a due falde, coperto da tegole piane in cotto, copre l’intero edificio.Anche la recinzione, realizzata in mattoni, ripropone sistemi costruttivi tipici della zona.Ciò che ne scaturisce è un edificio che pur utilizzando i materiali del luogo, come la pietra di Luserna, il mattone oppure il legno di larice dei serramenti, sembra parlare un linguaggio nuovo, lo stesso che differenzia Lino e Giulia dagli anziani vicini di casa.