A Vigna Stelluti, nella Roma delle palazzine degli anni ’50, due unità sono state fuse in un’unica abitazione di oltre duecento metri quadrati dotata di giardino. Se l’esposizione a nord e il piano basso la penalizzano per la storica e lamentata scarsa luminosità, la presenza del giardino, che la avvolge per metà, costituisce una gaia nota di rilievo e una notevole risorsa progettuale.
L’intervento ha previsto lo svuotamento totale delle abitazioni originarie con tutte le loro partizioni interne, liberando l’involucro. Fatta tabula rasa, l’originaria spazialità, bloccata e frazionata in un insieme di tanti ambienti accostati, stanze chiuse e rigidamente separate, è stata sostituita …………………(continua su www.delisabatini-arch.it)