Nell'alto lago Maggiore la tradizione di costruire tetti in paglia di segale risale al Medioevo e potrebbe essere di origine celtica. Ed è perdurata fino agli anni successivi alla seconda guerra mondiale, quando sono venute a mancare sia la mano d'opera (le tecniche costruttive si tramandavano di padre in figlio), sia la materia prima, gradualmente sostituita dalle canne palustri.
La produzione delle canne palustri si è gradualmente spostata in centro Italia nella zona del lago di Bolsena ed oggi è scomparsa del tutto.
Per la costruzione di questa moderna residenza unifamiliare ci siamo ispirati alla tradizione del posto, ma abbiamo dovuto reperire la materia prima in Romania e la manodopera a 500 km di distanza.
La struttura del tetto è in legno con orditura principale, secondaria e un assito su cui sono stati inchiodati dei travetti, ai quali le fascine di canne palustri sono agganciate in modo sovrapposto partendo dalla gronda.
Lo spessore della paglia di circa 60 cm garantisce un’ottima coibentazione naturale; il tetto così costruito non necessita di alcuna manutenzione ed è completamente impermeabile all'acqua.