Tre volumetrie evanescenti di dimensioni diverse, popolano lo spazio classico dell'Acquario Romano proponendo una nuova spazialità immateriale in cui l'uso delle proiezioni e di particolari effetti illuminotecnici contribuisce alla costruzione di una esperienza diversa. L'ingresso nei corpi illuminati avviene a quota 0.00 passando tra una pelle di stoffa e la scatola all'interno della quale vengono realizzate le proiezioni, interrompendo i flussi di luce provenienti da spot applicati lungo la parete della scatola e lasciando quindi vedere dall'esterno il movimento della propria ombra.