La barberia era un posto in cui gli uomini dedicavano del tempo per se stessi, non solo per la cura dei capelli, ma anche per raccontarsi e ritrovarsi. Con il tempo e con la nuova concezione di salone per uomo, in una società che ruota su stili di vita frenetici, sullo stress e sulla continua mancanza di tempo, questo aspetto è andato perdendosi.
Ci si pone, quindi, l’obiettivo di riscoprire tali valori, mediante un progetto dal linguaggio essenziale nel rispetto dell’esistente, privo di elementi superflui e ricco di invisibili dettagli, senza cadere nella nostalgia o nella banale emulazione di uno stile vintage dei comuni “barber shop”, moda ormai dilagante in questo settore. Un’ architettura quasi spoglia, che tende a mostrare la sua bellezza interiore e non l’abito che indossa.
È situato nel pieno centro storico, luogo dinamico e fulcro di interazione sociale, in un edificio che conserva i caratteri stilistici e materici originari, spogliato da insegne e manifesti per esaltare la percezione delle forme reali ed il rapporto che esso ha con la città.
L’irregolarità planimetrica delle pareti in tufo, che sostengono la volta “a vela” nella sala principale, è resa volutamente esplicita attraverso lo schema ortogonale della pavimentazione, estesa fino all’esterno come segno di invito e di ospitalità. Ci si muove, dunque, su un piano orizzontale con fughe prospettiche che sottolineano la giusta collocazione degli arredi e del loro allineamento rispetto agli accessi ed al corridoio.
L’infisso esterno principale è stato arretrato, in allineamento al perimetro interno, per demarcare lo spazio di passaggio come segno di apertura alla piazza, ed il suo colore nero, in contrasto con le pareti, ha lo scopo di inquadrarla e catturarne l’attenzione. Il montante verticale è decentrato, per essere in allineamento con la fuga prospettica ed il limite esterno della cassa, stabilendo il confine tra la zona lavoro e la zona commerciale/intrattenimento.
Le geometrie degli arredi sono interamente disegnate su misura, con forme dal carattere essenziale senza mai cadere nel superfluo, alla ricerca dei giusti rapporti tra gli elementi e lo spazio.
Seguendo principi proporzionali derivanti dal rapporto aureo, si determina il piano di appoggio della postazione di lavoro, la sua altezza massima ed il limite tra la zona taglio e quella di lavaggio.
Un piano verticale determina l’altezza degli arredi e dei relativi piani espositivi, in uno spazio libero da interruzioni visive, in cui domina la geometria e la prospettiva, con diaframmi che regolano e convogliano gli sguardi alla ricerca di inquadrature particolari e giochi prospettici.
La postazione di taglio si ispira alle antiche barberie, con base di appoggio unica sormontata da uno specchio continuo, per favorire la comunicazione tra i clienti durante l’attività di taglio; una caratteristica ormai persa nei saloni contemporanei, che solitamente prevedono postazioni indipendenti tra loro.
La cassa è collocata nella medesima posizione della cassa dell’antica enoteca. Alle sue spalle, a colmare il vuoto tra due vani, un arredo con funzione di espositore sul fronte sala e di armadio sul fronte opposto, il cui accesso è stato, quindi, ricavato nel passaggio che conduce alla corte interna.
Nella zona opposta alla postazione di lavoro, una panca sospesa come elemento di continuità tra due ambienti a quote differenti che, da seduta nella sala principale, diventa base d’appoggio ad altezza gomito nella sala ribassata, con tagli materici che ne distinguono le varie funzioni di intrattenimento nell’attesa del proprio turno.
L’illuminazione è protagonista dello spazio architettonico, riempiendolo e valorizzandolo, generando inaspettate emozioni ed un senso di piacere, che accoglie l’uomo e lo invita a sentirsi parte dello spazio vissuto.
Un cerchio luminoso, come elemento “sacrale” con forte potenziale simbolico, genera contrasti chiaroscurali che esaltano forme e materiali, amplificando il loro rapporto con lo spazio mediante una luce omogenea, morbida e diffusa, che mette in risalto il taglio e le sfumature dei capelli.
Su due fronti opposti, si evidenziano tagli di luce lineare, con tonalità intenzionalmente poco più calde, che sottolineano la zona intrattenimento e la postazione di lavoro.
La finitura noce del legno e la pelle nera delle sedute, contribuiscono a creare un’atmosfera raffinata, semplice ed elegante.