IL PROGETTO
Ogni struttura rispecchia pur anche in mimima parte il ruolo a cui assolve, ogni interno rimanda alla sua funzione. L'architettura sceglie se seguire in modo più o meno intenso o se rompere questo schema visivo-comunicativo.
La percezione fisica e concettuale della clinica odontoiatrica da parte della collettività attraversa un periodo di marcato cambiamento. Il superato concetto di struttura sanitaria finalizzata all'escusiva terapia, non troppo discostata dalla necessaria idea del dolore, che adduce notoriamente sensazioni di tensione pur anche minime nel paziente-cliente, tende nell'attualità a lasciare il posto a un'idea differente. L'evoluzione tecnologica e terapeutica migliora i livelli di comfort della terapia e riduce i livelli di insofferenza ai trattamenti, così come gli ambienti delle cliniche si avvicinano a un design più ricercato e confortevole. L'intento del progetto è di realizzare una struttura che possa produrre nel paziente e nel visitatore una nuova percezione del trattamento terapeutico, e una nuova esperienza durante la permanenza a beneficio del comfort psicofisico.
Il progetto, sito a Sestu (CA) in via Cagiari n.242, risponde a necessità di eleganza da derivare e sposare al comfort, luminosità e calore, morbidezza di linee.
CONCEPT
Il concept è una rielaborazione di richiami noti del mondo naturale attraverso un'astrazione semplificativa, concettuale e minimalista del suo lessico. I significanti della scelta hanno un duplice accostamento di significati.
Il primo accosta la metafora della vita naturale, soprattutto appartenente alla sfera vegetale, fatto di radici, ramificazioni e infiorescenze, alla duplice visione della struttura dentale, fra parte non visibile radicata e parte visibile apicale dello smalto e fioritura del sorriso. L'accostamento non intende mai esplicitarsi, ma volutamente converte il concetto in canone estetico.
Il secondo intento è di tipo percettivo/funzionale: quello della restituzione di un momento di attesa confortevole e appagante. L'ambiente dello studio si apre e chiude attraverso scenari vivi, caldi, luminosi, morbidi, in cui un solo apparente disordine rivela l'ordine delle leggi naturali, attraverso definiti schemi compositivi, costanti, e ritorni geometrici, che procurano benessere visivo e offronto elementi graevoli per trascorrere l'attesa.
CANONI COMPOSITIVI
I sintagmi del mondo vegetale abbracciano ogni superficie orizzontale e verticale: dalle pavimentazioni alle partizioni verticali, ai soffitti, alle finiture agli arredi progettati per la maggior parte su misura. La percezione è di ampio respiro, scaldato dai toni chiari del faggio, tinteggiature avorio e luce calda, impreziosito e illuminato dalla texture di un venaggio semplificato glossy di marmo.
La crescita verticale ramificata è una delle costanti del design, che cambia materiale e forma evolvendo e trasformandosi gradatamente nella lettura visiva dal basso verso l'alto: il venaggio delicato ma netto del marmo sale a parete attraverso la linearità di strip-led incassati a legno, per poi raggiungere il soffitto, dove fiorisce attraverso illuminazioni filiformi o puntiformi, e lampade a sospensione ramificate.
La luminosità è padrona: domina nel suo tono caldo nella sala d'attesa, enfatizzata nel suo calore dall'avorio delle pareti, dove piove insieme al verde stabilizzato, gioca e intrattiene nel corridoio, ambiente di passaggio e di accesso alla funzione clinica, mentre si specializza e definisce nelle sale mediche, dove attraversa le superfici satinate del vetro e si fa accompagnare dalle esplosioni delle infiorescenze calde dei lampadari. Si riflette e rinvigorisce sul pavimento bianco, penetra in modo naturale ed è diffusa dai tendaggi rigidi e leggeri degli infissi.
La decorazione non intende ingombrare, ma vuole eccede a soffitto, laddove non sottrae spazio utile all'attività. Si esplica attraverso rirpoduzioni di verde, legno, illuminazione, e un mix fra materiali di pregio classici rivisitati, come il legno e il marmo, e elementi più freschi, come il vetro, i dettagli in acciaio, i tagli elementari geometrici, la strutturazione contemporanea della curva.
Le geometrie in particolare sono un punto focale. Il cerchio è una costante celeste, restituita dai faretti circolari, come nei lampadari, come anche nel logo; la linea, a volte alternata e disordinata nelle ramificazioni decorative, a volte a ricreare la conformazione simmetrica della lettera V, iniziale dei cognomi della committenza, degli strip led a soffitto nel corridoio; la curva, capace di viaggiare e disegnare ogni elemento come consecuzione dell'altro in sala d'attesa.
ATTESA
E' proprio la curva a generare gli elementi chiave di questo ambiente, dove partendo dal sorriso ellittico della reception, si disvolge e apre verso il soffitto, attraversandolo e creando un cenno della lettera V nel suo asse mediano, fino a ricalare per convertirsi in posto a sedere, e riallacciarsi per analoga texture al pavimento grès effetto legno.
La sala germoglia e fiorisce talvolta attraverso elementi vegetativi reali, come arredi, elementi e rivestimenti lignei, e le piante sospese, altre volte attraverso la luce puntuale con cui il soffitto fiorisce con sprazi irregolari di luci pendenti e non, e le infiorescenze del bouquet di sedute della zona attesa. Il pavimento si stende come un tappeto per invitare al percorrimento degli spazi, alternando zone più intime in effetto legno, e più eleganti in marmo. Il visitatore deciderà se avvicinarsi in reception per una consultazione, indirizzarsi a un angolo bar in cui possa dedicarsi alla lettura o scambiare due chiacchiere intime, dirigersi verso le poltrone diversificate nell'angolo tv, accomodarsi nella panca lignea, o ancora avvicinarsi col proprio piccolo nell'angolo kids.
CORRIDOIO
Il corridoio, percorso di importante estensione in pianta, tunnel luminoso fra ambiente di attesa e sale tecniche, accompagna, gioca, alterna materiali e sensazioni, riducendo la percezione della sua lunghezza, con le sue associazioni di legno e marmo e i suoi elementi a "c" che come nicchie raccolgono e circondano il visitatore abbracciandolo. Permane la metafora naturale, che da curvilinea diviene spigolosa, diagonale, e tecnica, ma pur sempre calda e luminosa, abbracciando e confortando il paziente che si avvicina al proprio trattamento terapeutico.
UFFICI
Il contatto con il paziente presso gli uffici è anch'esso inteso con un'attenzione dedicata. L'interfaccia fra paziente e personale medico è in questi ambienti più diretto, immediato. La morbidezza della sala d'attesa è perciò ancora presente, ma sintetizzata attraverso richiami di verde,legno e marmo.
RIUNITI
Le sale odontoiatriche, meta finale, sbocciano nuovamente in modo più definito, diversificandosi attraverso colori e composizioni decorative.
Permangono luce, calore di legno e illuminazione, ma l'ambiente acquisisce via via un'accento diverso, dato da rifiniture a soffitto in legno e rispettiva parete verticale intagliate da linee di luce led, le quali lasciano emergere la luce alla stregua di pareti fessurate attraverso cui penetri il sole, disegnate ogni volta con un richiamo compositivo diverso.
A soffitto oltre ai punti luce necessari, talvolta sboccia qualche lampadario accessorio.
La sala blu avvicina il visitatore al cielo, al corpo celeste, stella, figura astrale, meteora in movimento, giochi del cielo, ma anche dei raggi luminosi che attraverso le trasparenze penetrano e si diramano ogni volta con un'altra angolazione. Le linee intersecantesi in modo irregolare decorano e ravvivano il colore della poltrona medica senza eccessi. La sala ocra è caducità, alternanza e movimento delle foglie autunnali, labilità degli aghi di pino, leggerezza e morbidezza dei pappi trasportati dal vento, decoratività che rivela un elemento dispostosi casualmente terreno. Il suo colore è ramo, è radice. E' tutto ciò che dalla terra cresce e si sviluppa.
Viola induce vanità, idea di bellezza, estetica, ed è il colore destinato perciò alla sala di igiene dentale, dove boccioli di luce fioriscono delicatamente. Il calore della sala rossa è rassicurante, accostato a un disegno stavolta più filiforme, più tessile fatto di incroci e crescite ramificate bi e tridimensionali. Il verde, verde vita, germoglio, verde rampicante verde di una bacca, infine conclude le aree terapeutiche sintetizzando nell'ultima sala i canoni compositivi precedenti e dando fine il percorso sensoriale.
RIFERIMENTI
Studio Vacca Odontoiatria, Sestu n.242 Sestu (CA).
SOSAstudio, studio tecnico di progettazione, via Abruzzi n.20 Cagliari 0707531614
Ing.Arch. Sonia Palumbo 3397282283 – Albo A 7997 degli Ingegneri di Cagliari
Ing.Arch. Salvatore Manca 3485750202 – Albo A 8592 degli Ingegneri di Cagliari
https://sosastudio.wixsite.com/sosastudio