Un edificio che nasce dal contesto.Sappada: il suo sviluppo storico ed il suo contesto naturalistico sono un patrimonio unico, per questo l'edificio sarà situato in uno dei punti più alti della città, ai piedi della montagna, da cui si può godere della vista sulla valle intera, si configura come un elemento dinamico di connessione tra tessuto urbano e paesaggio circostante.La sezione a quattrofalde dell'edificio evoca le cime degli alberi e i picchi delle Dolomiti.Strategia dell'intervento.Trattandosi di un edificio polifunzionale che ospita usi differenti tra loro, riteniamo necessario e fondamentale creare una architettura flessibile, in grado non solo di funzionare perfettamente con il programma oggi proposto, ma anche di permettere un futuro ridimensionamento dell'edificio o una riorganizzazione interna degli spazi.Si decide pertanto di utilizzare una maglia strutturale 7,5 per 7,5 m, già sperimentata in precedenti esperienze progettuali in edifici di uso misto e applicabile con successo anche alle diverse funzioni qui richieste.La maglia proposta permette non solo di rispondere coerentemente all'organizzazione funzionale del programma, ma anche di conformarsi in maniera vantaggiosa in termini economici e di esecuzione, ai formati ed alle misure dei materiali da impiegare nella costruzione, riducendo gli sprechi e risparmiando tempo di esecuzione.Si decide inoltre di limitare la larghezza dell'edificio a 15 m inducendo uno sviluppo longitudinale, con gli obiettivi di: garantire l'illuminazione naturale a tutti gli sapzi interni, ottimizzare la "ratio" tra spazio di circolazione e spazio utile e di permettere infine l'utilizzo di ventilazione naturale incrociata durante l'estate.Prendendo quindi come condizionanti per lo sviluppo volumetrico dell'edificio: la maglia strutturale, la larghezza massima di 15 m, i limiti naturali della parcella ed il rpogramma richiesto, si genera un edificio di tre piani di altezza, con pianta rettangolare 60 per 15 m orientata con asse nord-sud.