Si sono conclusi a Roma i lavori di ristrutturazione di
CASA-O su progetto dello studio di architettura Alvisi Kirimoto + Partners.
Situato nel quartiere Villa Bonelli della capitale italiana, l’appartamento
dalle tipiche impronte di edilizia anni Settanta è stato rivisitato e
ristrutturato in ogni suo dettaglio per renderlo uno spazio da vivere adatto ad
una famiglia composta dai genitori e dai due figli piccoli. A dar vita al
progetto di ristrutturazione è stata una squadra ‘al femminile’ dello studio
Alvisi Kirimoto + Partners, capitanata dagli architetti Junko Kirimoto,
Arabella Rocca, Chiara Quadraccia e Carolina Ossandon, che con intuito
femminile e con grande professionalità ha saputo interpretare le esigenze
dell’intero nucleo familiare. Sviluppata su un unico piano e con una superficie
di 150 metri quadrati, CASA-O è caratterizzata dalla divisione degli ambienti
notte da quelli della convivialità, socializzazione e living. Il pavimento in
rovere sbiancato che si estende in tutto l’appartamento e il color bianco delle
pareti e dei controsoffitti così come di gran parte degli arredi, di cui molti
realizzati su misura e disegno dello studio Alvisi Kirimoto + Partners,
conferiscono continuità estetica a queste due unità. Tutta la zona giorno gira
intorno ad un parallelepipedo in Corten, che è il fulcro della casa e si
presenta come un volume mutevole sui vari ambienti. Il parallelepipedo lungo 5
metri e largo 1.5 è un contenitore scomponibile: sul lato del salone una grande
nicchia in vetro retro verniciato bianco ne svuota un angolo mostrandone
l’interno e diventando il luogo che ospita gli elementi tecnologici di
quest’area della casa; nella parte che si affaccia sulla sala da pranzo un’anta
a scomparsa ospita dei grandi contenitori; dalla parte della cucina, il
parallelepipedo fa nuovamente uscire la sua “anima” bianco latte e nasconde
tutti gli elettrodomestici dietro ante e cassetti studiati su misura per le
varie esigenze; infine sul quarto lato, dalla parte dell’ingresso c’è il bagno
per gli ospiti, un piccolo spazio verde che trae ispirazione dal colore
dell’ossidazione del ferro, processo accuratamente seguito dal team di
architetti per raggiungere la gradazione di tutti i pannelli in corten che
rivestono il parallelepipedo. Il corten è inoltre l’elemento contaminante di
tutta la casa, anche nella zona notte dove tutte le porte sono bianche e a filo
con le pareti, gli architetti hanno previsto un incavo quadrato all’interno del
quale alloggia la maniglia in corten a filo con la superficie della porta.
L’area giorno è dominata da un grande salone che oltre alla parete attrezzata
con contenitori e nicchie per le applicazioni Hifi e video è dotato di librerie
sospese che grazie alla loro essenzialità espressiva risultano leggere,
enfatizzando il carattere luminoso dell’ambiente. Il salone è collegato
direttamente alla sala pranzo con un grande tavolo e una panca sospesa che
costeggia tre lati dello spazio. Una grande e capiente credenza bianca, anche
essa sospesa, completa l’immagine sobria e dal sapore nipponico dell’ambiente.
Dalla sala pranzo si accede alla cucina attraverso delle porte scorrevoli a
scomparsa, composte da pannelli in vetro opalino bianco a tutta altezza che
quando sono aperte permettono la continuità tra i due ambienti e quando sono chiuse
rendono la cucina un volume bianco che si affianca al parallelepipedo in
corten. La cucina oltre agli armadi incorporati nel cubo centrale della casa, è
dotata di una composizione ad elle con ampio spazio di lavoro. Il blocco della
zona notte è composto da una stanza padronale e due stanze per i figli,
separati da un disimpegno ottenuto con porte e pareti a filo, in legno laccato
bianco, che contiene un mobile scarpiera e lavanderia. Attraverso il disimpegno
si raggiunge il primo dei tre bagni della casa, progettati uno diverso
dall’altro, per regalare spazi intimi e non convenzionali sia ai suoi abitanti
che agli ospiti in visita. Il primo, in condivisione tra i due figli, gioca sul
contrasto dei colori bianco e cioccolato ed è dominato dalla presenza di una
lingua in DuPont™Corian® che scendendo verticalmente come rivestimento della
parete, diventa mensola lavandino e prosegue sinuosamente fino a formare la
vasca da bagno. Un grande specchio riveste un’intera parete entrando anche
nella zona della vasca da bagno. La fluidità delle forme è stata ripresa anche
nella scelta dei sanitari e degli accessori. Il bagno padronale è direttamente
accessibile dalla camera da letto dei genitori. Le sue pareti rivestite in
Kerlite color bianco snow trovano un interessante contrappunto nel marmo nero
d’Africa scelto per la realizzazione della doccia e del lavandino. Il percorso
attraverso CASA-O, ristrutturata su progetto di Alvisi Kirimoto + Partners, si
chiude con un ritorno al parallelepipedo in corten dove è incorporato il terzo
bagno, dedicato agli ospiti, questo si presenta quasi come un bagno da barca,
un piccolo spazio interamente rivestito in DuPont™ Corian® verde, il lavandino
è stato disegnato su misura e si presenta come un cilindro sospeso generato
anche esso in Corian®. Uno specchio tondo e degli accessori divertenti,
completano la ricchezza di questo piccolo spazio. Il grande balcone a L che
costeggia i lati esterni del salotto e un secondo balcone più piccolo sul quale
affaccia la camera padronale sono stati pavimentati con listoni in teak che si
intonano perfettamente con la facciata in mattoni. Nei controsoffitti è stata
incorporata l’illuminazione, un impianto stereo e l’impianto di
videosorveglianza. Per garantire al contempo un massimo di privacy e un buon
grado di trasparenza dall’interno verso l’esterno, Alvisi Kirimoto + Partners
ha scelto tende bianche leggere a tutta altezza, in grado di nascondere perfino
la ringhiera. Una volta chiuse, le tende si nascondono perfettamente nel nuovo
controsoffitto. Lo studio Alvisi Kirimoto + Partners ha dedicato grande
attenzione alla progettazione di ogni piccolo particolare della CASA-O,
riuscendo a trasformarla in un appartamento armonioso e luminoso, fatto di
linee e particolari tipici della cultura minimalista giapponese e altri
archetipi del vivere all’italiana.
CREDITS
- Progetto architettonico: arch. Massimo Alvisi, arch. Junko Kirimoto, arch. Arabella Rocca, arch. Chiara Quadraccia, arch. Carolina Ossandon
- Direttore dei lavori: Ing. Odoardi
- Arredi in legno, corten e corian: Devoto Arredamenti SPA;
- Infissi e porte: Festucci Srl;
- Tende esterne: Louverdrape Italia
- Fotografo: Anna Galante