L’ Assumpta Science Centre è situato nella località di Orodo - Ofekata, a 18 km da Owerri (capitale dello Stato di Imo in Nigeria), su un terreno pianeggiante di 3,8 ettari. L’area in cui sorgerà la struttura è delimitata a sud-ovest dalla strada di collegamento tra la cittadina di Orodo e la capitale. Su tale fronte si attesta l’ingresso principale al centro scientifico. Elemento focale dell’intero impianto è la Cappella, da cui partono tutti i percorsi di collegamento con le aree espositive, di didattica o a servizio del Centro. L’intervento si sviluppa principalmente per aggregazione in maniera concentrica di due diverse unità modulari. Fulcro centrale dell’impianto planimetrico è il grande patio, intorno al quale si sviluppa il centro espositivo che definisce uno spazio di raccoglimento per riunioni o celebrazioni all’aperto. In questo spazio, centro pulsante della vita dell’intera comunità, è prevista la presenza di due alberi di “kolanut” il cui frutto è simbolo di ospitalità ed eucarestia.Sono previsti, a servizio dell’area museale, spazi biblioteca, auditorium, ristoro, un piccolo bookshop per la vendita di gadget e souvenir, un sistema di 68 alloggi, campi sportivi e campi coltivati in supporto alla didattica.I moduli alloggio vanno a definire due nuclei distinti, uno posizionato nell’area a sud-est del lotto e destinato principalmente a studenti e famiglie, l’altro nell’area a nord-ovest riservato ai sacerdoti. Ogni alloggio, di circa 20 mq, è provvisto di bagno privato e può accogliere fino a tre posti letto; l‘alto numero di alloggi comunicanti consente di ospitare anche famiglie più numerose. Forte è la presenza di suggestioni trasmesse dall’architettura tradizionale dell’Africa sub - sahariana a partire dalle forme fluide e dalle aggregazioni concentriche dei villaggi africani, passando per le classiche capanne con coperture spioventi e rialzate per sfruttare la ventilazione naturale.Si è cercato di definire uno spazio il più possibile flessibile e dinamico, che potesse rispondere alle esigenze di forte cambiamento e trasformazione che sta subendo la zona in questi anni. Creare una miscela di spazi pubblici e semipubblici, un’alternanza di spazi aperti e chiusi. Con un’architettura che non delimita, definendo nettamente un dentro e un fuori, ma che fonde con un percorso fluido e continuo spazi di esposizione e didattica all’aperto, con il vero e proprio complesso museale. Creare una struttura in cui la tradizione (legata ai metodi costruttivi locali, alle materie prime presenti sul territorio, alla conoscenza e alla cultura delle popolazioni del luogo) potesse dialogare con le forme dell’architettura contemporanea, con i nuovi materiali e le tecnologie occidentali.