Sull'isola di Lipari, in Sicilia, una casa su tre livelli articolata per integrarsi con il mare, in cui l'architetto Miccò, tra sogni, ricordi e suggestioni evocate dal mare, propone la sua visione di un’ abitazione che si affaccia sull’arcipelago delle Eolie.
L'intero progetto è impostato sul tema del colore blu, il colore del fasciame delle barche da pesca, e con questo progetta il restauro di quest'abitazione con un risultato essenziale, ricco di luce e personalizzato in maniera gioiosa.
La sua palette di colori per questo lavoro si attesta sul blu, sul rosso e sul giallo, “ma la sua scelta cromatica và oltre quella del modernismo di Rietveld: i colori infatti a loro volta sono mediati ed enfatizzati dalla calda luce solare che inonda gli spazi della sua nuova casa e dalla morbidezza degli intonaci lasciati a calce naturale.
La storia del manufatto oggetto dell'intervento trova le sue origini in quelle architetture spontanee erette con materiali poveri quali ad esempio i sassi levigati dalle maree. Di essi l’ Architetto lascia o per meglio dire propone una traccia senza necessariamente ostentarla non sentendo la necessità di costruirci sopra la sua linea progettuale: semplicemente è un riferimento, un omaggio all’ isola .
L'isola è sempre presente nei riferimenti progettuali: si svela lentamente, come il layout di questa casa fatta di 70 metri quadri su due livelli (di essi 17 sono il soppalco per il riposo) oltre a i 50 di terrazzo: ambienti piccoli, ma misurati con un'attenzione alle viste, sia interne che esterne.
Ma questa recente architettura di Miccò non è fatta solo di punti fermi: è un architettura che lascia spazio agli influssi esterni, della luce naturale e del vento si è detto e facilmente ci si immagina quale magnifico scenario sia stato in grado di ricreare ad esempio nella cucina ove artatamente la posizione della cappa e dei pensili è volutamente sfalsata per godere appieno di scorci, brezze e riverberi”.