Una scala urbanaLo studio del sito e del contesto è stato alla base di ogni scelta progettuale. L’edificio proposto è autonomo, con un’architettura che scaturisce dall’idea estrema di generare una scatola semi chiusa verso l’esterno, una forma pura, concepita come una forte costruzione fisica. Il compatto volume del costruito si scompone: da un lato nella monoliticità della parte istituzionale, dell’ambasciata, contraddistinta da un involucro di pareti in pietra rossa che ne esaltano l’impatto materico; dall’altro nella orizzontalità dell’abitazione dell’ambasciatore e degli spazi di rappresentanza che si staglia con una candida leggerezza. Il bianco e il rosso: un accordo cromatico che accoglie ed interpreta le modulazioni di colore del luogo e diventa al tempo stesso segno distintivo dell’ambasciata oltre che riferimento urbano. Orientamento, andamento del terreno, ventilazione, protezione dal caldo e ricerca misurata della luce naturale sono gli elementi principali della progettazione dettando le scelte all’intervento. Pertanto l’intero edificio si adagia sul terreno assecondandone l’orografia naturale in modo tale da garantire a tutte le funzioni indipendenza ed autonoma accessibilità. Tutti gli spazi esterni saranno sistemati a giardino, utilizzando le essenze autoctone. Le piantumazioni seguiranno una gerarchia ed una logica distributiva in relazione alla destinazione degli ambienti interni che vi prospettano; cespugli ed alberi garantiranno molteplicità d’uso e varietà di viste prospettiche.Una scala urbanaLo studio del sito e del contesto è stato alla base di ogni scelta progettuale. L’edificio proposto è autonomo, con un’architettura che scaturisce dall’idea estrema di generare una scatola semi chiusa verso l’esterno, una forma pura, concepita come una forte costruzione fisica. Il compatto volume del costruito si scompone: da un lato nella monoliticità della parte istituzionale, dell’ambasciata, contraddistinta da un involucro di pareti in pietra rossa che ne esaltano l’impatto materico; dall’altro nella orizzontalità dell’abitazione dell’ambasciatore e degli spazi di rappresentanza che si staglia con una candida leggerezza. Il bianco e il rosso: un accordo cromatico che accoglie ed interpreta le modulazioni di colore del luogo e diventa al tempo stesso segno distintivo dell’ambasciata oltre che riferimento urbano. Orientamento, andamento del terreno, ventilazione, protezione dal caldo e ricerca misurata della luce naturale sono gli elementi principali della progettazione dettando le scelte all’intervento. Pertanto l’intero edificio si adagia sul terreno assecondandone l’orografia naturale in modo tale da garantire a tutte le funzioni indipendenza ed autonoma accessibilità. Tutti gli spazi esterni saranno sistemati a giardino, utilizzando le essenze autoctone. Le piantumazioni seguiranno una gerarchia ed una logica distributiva in relazione alla destinazione degli ambienti interni che vi prospettano; cespugli ed alberi garantiranno molteplicità d’uso e varietà di viste prospettiche.Una facciata permeabileIl progetto propone un involucro che contrappone in un dialogo serrato, solidità e trasparenza. L’idea è quella di realizzare un fronte con un rivestimento minerale in marmo rosso, con ridotte aperture, concentrate, arretrate e schermate con un sistema di frangisole orizzontali orientabili, che consente a chi guarda di percepire l’edificio come un contenitore solido che ha al suo interno una scatola di vetro trasparente . Tale obiettivo ha comportato un uso diversificato degli infissi, con una scelta di aperture minime negli ambienti destinati al lavoro e alle zone notte e di ampie vetrate nei soggiorni e negli spazi di rappresentanza, segnalando così la loro funzione.Una facciata permeabileIl progetto propone un involucro che contrappone in un dialogo serrato, solidità e trasparenza. L’idea è quella di realizzare un fronte con un rivestimento minerale in marmo rosso, con ridotte aperture, concentrate, arretrate e schermate con un sistema di frangisole orizzontali orientabili, che consente a chi guarda di percepire l’edificio come un contenitore solido che ha al suo interno una scatola di vetro trasparente . Tale obiettivo ha comportato un uso diversificato degli infissi, con una scelta di aperture minime negli ambienti destinati al lavoro e alle zone notte e di ampie vetrate nei soggiorni e negli spazi di rappresentanza, segnalando così la loro funzione.Il supporto energeticoAl fine di contenere i costi di gestione e assicurare indipendenza energetica si prevede di istallare nella copertura un sistema di pannelli fotovoltaici. In funzione della superficie disponibile si potrà istallare un impianto con potenza di circa 20 kw. Tale impianto è dotato da un gruppo di accumulo integrato da un gruppo elettrogeno che all’occorrenza compenserà le defaillance della rete elettrica pubblica. il gruppo verrà dimensionato per coprire l’intero fabbisogno elettrico della struttura. L’edificio sarà dotato di impianto di protezione delle scariche atmosferiche mediante gabbia di Faraday integrata nella struttura ed avente come dispersore la rete di fondazione. L’edificio verrà dotato di un impianto di climatizzazione e deumidificazione; in particolare i carichi sensibili saranno abbattuti tramite una rete di fan-coil sezionata con più collettori i modo da rendere indipendenti le varie aree funzionali . Analogamente un impianto di aria primaria ( ricambio igienico) con forte effetto deumidificante a tutt’ aria farà capo a diverse unita di trattamento aria anch’esse assegnate alle varie aree funzionali. Il fluido termico sarà prodotto da un ciller aria/acqua che utilizza come scambio in condensazione una sonda geotermica verticale od orizzontale . l’acqua calda sanitaria è quasi esclusivamente prodotta dal ciller sopra citato e da pannelli solari termici posti in copertura. La struttura edilizia è stata concepita in modo da smaltire naturalmente il calore che si accumula nelle corti mediante l’effetto camino che si genera per la geometria propria di quest’ultime. Tutti i locali tecnici ed impiantistici, sono concentrati nel piano seminterrato con accesso sia dal parcheggio che dalla corte interna in modo da non avere interferenze tra gli interventi di manutenzione e l’utilizzo degli uffici. La grande massa termica della spessa platea di fondazione, dei muri esterni e dei solai insieme con il materiale di isolamento delle pareti consentono con la loro inerzia termica assicureranno un confort naturale contribuendo notevolmente al risparmio energetico complessivo. L’acqua raccolta nelle vasche di recupero verrà resa potabile mediante un sistema di filtrazione e disinfezione mediante trattamento agli UV.Il costruitoDal punto di vista costruttivo, in funzione di analoghe esperienze in paesi dell’Africa equatoriale, si sono perseguite soluzioni di semplice ed economica realizzazione, avendo pur sempre come obiettivo la massima efficienza qualitativa. La semplicità costruttiva e l’uso di materiali facilmente reperibili e tecniche conosciute dalle maestranze locali hanno dunque guidato la realizzazione del progetto. La struttura, modulare, con travi e pilastri in calcestruzzo armato e soletta unidirezionale su platea di fondazione sempre di calcestruzzo. La muratura perimetrale costruita con il sistema tradizionale di blocchi in cemento. Il sistema di rivestimento di tutti i prospetti sarà realizzato con pareti ventilati in lastre di pietra ed in pannelli di fibro-cemento intonacato. La suddivisione interna è realizzata con partizioni in parte in cartongesso sistema costruttivo a secco di semplice e rapida esecuzione, ed in parte con pareti attrezzate. L’utilizzo di controsoffitti ed il pavimenti sopraelevati consentirà una grande semplicità e flessibilità nel cablaggio e collocazione di tutti gli impianti tecnologici. Gli infissi esterni saranno realizzati in alluminio a taglio termico con vetri camera basso-emissivi.