Due case per due sorelle.
Caratteri diversi, stili diversi, abitazioni diverse.
Il punto chiave di questo lavoro, che poi è il tratto distintivo del nostro approccio alla progettazione, è stato quello di restituire alla committenza, in questo caso due sorelle, due abitazioni molto differenti per stile e fruizione. I caratteri sostanzialmente differenti delle due sorelle, nonché i loro nuovi nuclei familiari profondamente diversi, hanno ispirato la possibilità di vivere gli ambienti in maniere nuove e diversificate allineandosi perfettamente al modus vivendi di ciascuno di loro.
Nella prima abitazione, chiamata Mari house, la parola d’ordine è stata “socialità” intesa come possibilità di aprire al massimo gli spazi al convivium e all’accoglienza di amici, vicini e lontani. Inoltre bisognava integrare perfettamente all’interno del progetto, anche alcuni spazi della casa già abitati, proponendo un restyling che tenesse conto di una migliore organizzazione degli spazi contenitivi.
Il primo ambiente che si incontra è la biblioteca/studio, biglietto da visita dell’abitazione. Qui è stato pensato e realizzato un sistema modulare in faggio naturale e metallo bianco (i materiali fondatori dell’intero intervento) che consentisse di alloggiare comodamente i numerosi volumi della giovane coppia appassionata di lettura e musica. Inoltre all’interno dei moduli sono stat ricavati degli spazi che fungono da guardaroba per gli ospiti.
Il cuore di questo progetto è certamente la zona living adiacente ad una bella e grande terrazza, con salotto e sala da pranzo pronte a vivere cene e pranzi in assoluta libertà di rimodulare l’arredo a piacimento. Un grande tavolo disegnato appositamente per essere diviso in due postazioni o allungato ulteriormente e l’utilizzo di panche (in legno o in muratura) che fungono da contenitori per cuscini e coperte, ha ampliato la possibilità di accogliere una molteplicità di persone nelle maniere più inusuali mettendo immediatamente ciascuno a proprio agio.
La cucina, poco distante, offre la possibilità di divertirsi nel preparare nella maniera più creativa e divertente senza l’ansia di dover tenere tutto in ordine e a vista. Dal punto di vista funzionale è dotata di un angolo snack per le colazioni ed è direttamente collegata ad una piccola dispensa e lavanderia.
Le camere da letto e i bagni dell’abitazione hanno ricevuto piccoli tocchi di restyling a illuminazione, contenitori guardaroba e colori.
Ma l’abitazione nasconde un piccolo segreto. Dietro un grande quadro all’interno del living, disegnato appositamente dall’architetto, si cela in realtà, un’altra piccola stanza: la stanza della Musica. Questo spazio, illuminato dall’alto e accessibile attraverso il grande quadro-portale scorrevole, riserva la possibilità di poter suonare, comporre ed ascoltare musica in assoluta autonomia.
La seconda abitazione, Anto house, invece pone la sua attenzione sul nucleo familiare e sulle sue possibilità di vivere gli spazi nella maniera più confortevole.
Un grande ambiente unico in cui sono presenti pranzo e cucina, accoglie appena entrati. Le tonalità sofisticate di un verde salvia e il calore del legno in bambù del pavimento, offrono una immediata sensazione di calore domestico. In questo ambiente la cucina è il luogo eletto a ruolo protagonista ma è anche offerta la possibilità, nel quotidiano, di potersi rilassare su un piccolo divano adiacente alla zona pranzo. Anche qui è stato disegnato, progettato e realizzato un tavolo molto particolare: si tratta di un tavolo esagonale che una volta aperto diventa rettangolare come un origami, accoglie comodamente una dozzina di persone. Di fianco all’ingresso troviamo però il vero salotto, comodo e accogliente, con parete tv e angolo studio.
Attraverso una porta con apertura a bandiera mimetizzata nella grande parete del living, ci si inoltra nella zona tecnica e nella parte notte della casa. Qui trovano posto due camere da letto, di cui una con bagno in camera, un bagno ospiti, una cabina armadio ed una lavanderia-stireria utilissima per tenere in ordine gli ambienti durante i lavori quotidiani.
Ma non finisce qui: che casa del Sud Italia sarebbe se non ci fosse, anche qui, la possibilità di accogliere ospiti e di riunirsi tutti assieme durante le feste? Per questo è stata ristrutturata una “suppenna” al piano superiore che funge da suite, autonoma in tutto e dotata di ogni comfort. Qui un pavimento più tecnico in grès porcellanato ben si accorda con la travatura lignea bianca del tetto a falda.
Una bella e ampia terrazza completa questa abitazione donando la possibilità di far trascorrere, ai propri ospiti, diverse sotto il sole e la luce del Sud in una privilegiata condizione di privacy e relax.