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Bauhaus è l'abbreviazione di Staatliches Bauhaus, una scuola di architettura, arte e design della Germania che operò a Weimar dal 1919 al 1925, a Dessau dal 1925 al 1932 e a Berlino dal 1932 al 1933. Erede delle avanguardie anteguerra, fu non soltanto una scuola, ma anche il punto di riferimento fondamentale per tutto il movimento d'innovazione nel campo del design e dell'architettura conosciuto come razionalismo, funzionalismo, movimento moderno o addirittura "stile Bauhaus". I suoi insegnanti, appartenenti a diverse nazionalità, furono figure di primissimo piano della cultura europea. L'esperienza didattica della scuola influirà profondamente sull'insegnamento artistico e tecnico fino ad oggi. Più in generale il Bauhaus fu un momento cruciale nel dibattito novecentesco del rapporto tra tecnologia e cultura.
L’esperienza del Bauhaus ha i suoi antecedenti nel clima culturale che si era venuto a creare da metà ottocento in Europa, soprattutto nei paesi anglosassoni, nel periodo storico successivo alla Rivoluzione industriale, che aveva prodotto la meccanizzazione dei sistemi produttivi, la crescita del proletariato e iniziato un processo di razionalizzazione e riduzione dei prezzi delle merci.
La Haus am Horn, del 1923 progettata architettonicamente da Georg Muche, fu finanziata dall’imprenditore Adolf Sommerfeld, che ne ottenne i diritti.
Le innovazioni erano rappresentate dalla mancanza di corridoi: tutte le stanze si rivolgevano al soggiorno, e da una migliore disposizione degli spazi e strutturazione dei collegamenti interni: cucina in comunicazione con la sala da pranzo, camera da letto con il bagno, cucina con la sala dei bambini, affinché la madre potesse controllarli.
Gli arredi interni furono progettati e realizzati dagli studenti del Bauhaus. Alma Buscher si dedicò alla progettazione di pareti scrivibili e cubi-costruzioni per la camera dei bambini, mentre la cucina fu una delle più moderne prevedendo elettrodomestici e superfici lisce da poter essere facilmente pulite. Uno dei primi esempi di puro razionalismo a cui si ispirano da allora architetti di tutto il mondo che hanno tramandato questo stile di generazioni in generazioni, affinando l'argomendo e cercando di inserirlo nei sistemi di costruzione odierni. Nel 1926 Walter Gropius srive:" In Gerrmania l'85 % delle unità abitative è costituito da piccole abitazioni. Alle persone che vi abitano non viene più in mente di farsi fare le scarpe su misura, ma acquistano un prodotto finito che, grazie a perfezionati metodi di fabbricazione, può soddisfare le più ampie esigenze individuali. Sono convinto che la generazione futura si procurerà l'alloggio allo stesso modo..", e più avanti aggiunge:"L'esigenza politico-economica più elementare è quella di soddisfare i nostri bisogni nel modo più economico, vale a dire con il minimo di spesa, di salari e di materiali, grazie a una organizzazione sempre più perfetta, è questo l'impulso che ha portato alla macchina, all'industria!" La prima riflessione che ci viene in mente è sicuramente quella che i nostri precursori avevano intuito e programmato quali sarebbero state le problematiche future con l'aumento dell'industrializzazione, l'aumento demografico, il miglioramento dell'impiego e dell'impegno della forza lavoro femminile. Qui le esigenze di un nuovo modo di progettare, di costruire sistemi abitativi razionali e funzionali, impiegando materiali semplici e allo stesso modo forme essenziali per garantire la velocità nelle pulizie, di conseguenza spazi proporzionati che fossero semplici da climatizzare in previsione di un ragionamento ecosostenibile.
Questo riassunto, che fa parte dei miei studi di formazione, ci porta a delle conclusioni semplici, cioè quelle di far tesoro delle intuizioni e gli studi degli architetti del passato, esaltati nei libri di storia come precursori del moderno dei nostri tempi, che molti interpretano solo per l'eleganza estetica data dalla linearità delle loro strutture, trascurando tutto ciò che riguarda l'iter di realizzazione nel costruire razionale, di qualsiasi oggetto si parli, dal soprammobile al palazzo più alto. Il modo più essenziale di disegnare gli oggetti di uso comune che non devono essere soggetti a flussi, quindi non per forza devono assumere forme aerodinamiche perché statici, è quello di conferire ad essi forme semplici che saranno poi lette dall'osservatore in maniera più reattiva, suscitando in esso un piacere inconscio che conferisce all'oggetto bellezza e un alto valore estetico. Economico, questa è la verità, tutto ciò che corrisponde a forme lineari affronterà un processo di produzione molto più semplice quindi meno costoso. Chiunque commissioni opere di questo genere si affida a una figura professionale che rispetta questi criteri, ma prima ha recepito questi messaggi e ha rivoluzionato il suo pensiero architettonico passando dal tradizionale metodo.. al futuro. Non possiamo parlare di gusto, perché nel mondo in cui viviamo il consumismo a preso il sopravvento quindi il fattore economico soprattutto in architettura viene preso in considerazione in maniera importante. La ragione per cui sintesidesign nasce è dato dall'esigenza di creare un prodotto accessibile, che rispecchi i criteri finora descritti e sia ecosostenibile. La somma di questi concetti che come abbiamo visto si discute dall'inizio del secolo porta il mondo a cominciare a preoccuparsi dello stato ambientale e a correggere il percorso intrapreso appoggiando gli studi sull'argomento, incentivando, sensibilizzando e cercando di mettere in pratica i criteri della sostenibilità.
Nel resto delle pagine che il nostro Blog descrive noteremo come sintesidesign si scinde in più settori inerenti tutti all'argomento sostenibile per l'utilizzo di materiali ecologici in tutti i manufatti e servizi offerti. Curando: Design, Tecnologia, Creatività, Business, servizi.