ConcorsoProgetto secondo qualificatoL’area, incastonata tra la strada dei due mari e la pianura lametina, luogo ambientalmente fragile che impone nuove riflessioni sul rapporto tra costruito e ambiente, l’intervento lo trasformerà in un luogo dove la collettività possa riconoscersi tramite: il recupero della risorse territoriali disponibili, quali le strade interpoderali che diventano una rete di “corridoi ciclo-pedonali”; la sistemazione dell’area esterna che prevede spazi aperti che dialogano con le funzioni sportive; la qualità del costruito sempre connesso visivamente con l’esterno.Il palasport è come un grande contenitore, rivestito da pannelli metallici traforati che disegnano l’ombra ispirandosi alle moucharabia, tranne il prospetto Sud, trasparente, che relaziona lo spazio interno e la piazza pubblica inclinata dove si svolgeranno eventi protetti dalla grande copertura in aggetto che segna anche l’ingresso alla struttura, dove la superficie rossa lucida, che avvolge le tribune, trasforma il foyer in un grande spazio accogliente che grazie alla modularità degli spazi accessori, alle tribune telescopiche, alla facilità di accesso, anche di mezzi pesanti, può avere un utilizzo fieristico, congressuale o concertistico.Gli spettatori sono sospesi all’interno di un catino rosso che oltre alle tribune convenzionali, racchiude gli sky lounge privati.L’involucro rosso che si intravede dalla facciata principale è un segno territoriale visibile da tutto il parco sportivo dotato di servizi ricettivi o residenziali.