Si propone uno spazio progettato con disegno lineare e contemporaneo, nel quale anche i materiali partecipano a rendere un’atmosfera accattivante.
Si è voluto progettare uno spazio che potesse essere destinato ad accogliere, dotandolo di sedute ombreggiate, isole verdi, un piano, leggermente inclinato, in legno che comunichi una sensazione di benessere quasi domestico.
La piazza è costituita da due distinte aree che risolvono esigenze diverse partecipando alla stessa concezione di spazio vivibile:
- un’area pavimentata in legno, destinata alla socializzazione e allo stazionamento.
Si è immaginato una sorta di “tappeto” con una lieve pendenza, in parte rialzato rispetto alla piazza e in parte ribassato (oltre ad un largo passaggio centrale a quota 0.00), che mostri immediatamente la sua essenza di piccolo parco.
- una zona in pietra e/o ghiaietto, che costituisce una sorta di cornice all’area in legno, più direttamente destinata al passaggio pedonale anche se attrezzata con sedute e alberi e resa piacevole dalla presenza di una fila di fontane a raso.
La parte pavimentata in pietra complanare e non sdrucciolevole può essere adibita ad occasionali mercatini mentre nella zona più bassa della parte in legno possono essere previsti spettacoli ed eventi.
La zona centrale è un po’ schermata e protetta rispetto alla viabilità da un perimetro alberato; si crea così un ambito più raccolto e più “intimo”.
Sull’intera superficie della piazza sono previste ampie zone verdi che costituiscono l’ombreggiatura necessaria per lo stazionamento.
Il legno conferisce ai luoghi un carattere di accoglienza e “pulizia”, aumenta la percezione di luogo vivibile, ospitale.
La lieve pendenza, comunque accessibile, della parte più specificatamente destinata all’aggregazione lo identifica come un luogo “diverso” con una lieve accezione ludica che sottolinea l’obiettivo di spazio per tempo libero, un panino nella pausa pranzo, un libro da leggere o studiare all’aperto, la lettura del giornale ecc.
Gruppo di Lavoro
Leonardo Maria Proli, Beatrice Pierallini, Curzio Maria Proli, Massimo Mariani
Collaboratori
Antonella Valeriano, Benedetta Malavolti